Con l’obiettivo di osservare le caratteristiche della scrittura che precede la pubblicazione, sono stati scelti tre casi significativi: quello di Luigi Lanzi (1732-1810) che, nell’ambito della Storia Pittorica, è punto di arrivo di una tradizione erudita e può fornire la temperie di un linguaggio che permette, come già sottolineava Giovanni Previtali, di realizzare, di fronte alle opere, “il [loro] significato in un equivalente verbale conciso ed obiettivo insieme”; quello di Cavalcaselle (1819-1897), che – insieme al collaboratore inglese J. A. Crowe – costruisce la prima storia della pittura basata in grandissima parte su ricognizioni visive; infine quello di Adolfo Venturi (1856-1941) che all’inizio del XX secolo può essere considerato il padre fondatore della storia dell’arte intesa come disciplina in Italia. La disponibilità dei materiali preparatori per le loro opere (i cosiddetti ‘taccuini’ di Lanzi, che raccolgono e ordinano i resoconti delle sue indagini in loco, la minuta redatta da Cavalcaselle per la History of Painting in North Italy e i taccuini di viaggio di Adolfo Venturi) rende possibile l’analisi di una scrittura privata e non destinata al pubblico, in grado di offrire uno spaccato linguistico diverso da quello usato per la scrittura “ufficiale”.
Le carte di questi tre eruditi e storici dell’arte sono state oggetto di studio e continuano a essere fonte inesauribile di informazioni per gli studi storico-artistici. Il loro carattere privato e l’appartenenza a un registro di scrittura immediato e breve - insieme a una ricchezza lessicale tale da poter essere considerati palestre di sperimentazione per i loro stessi autori - li rende particolarmente interessanti sotto il profilo linguistico, sia in relazione a modalità descrittive delle opere che per le scelte di termini. La creazione di un sistema di lemmatizzazione di questi testi si propone come punto di partenza per un successivo studio di comparazione tra minute e pubblicazioni, permettendo un prezioso approfondimento di pagine note e fondamentali per la storia dell’arte. Il lemmario è stato strutturato infatti in modo tale da fornire all’utente dei percorsi guidati all’interno delle carte, per permettere di interrogare i testi in maniera trasversale, rintracciare contesti di riferimento e fornire confronti immediati.
Il corpus proposto è di particolare importanza per testimoniare e studiare il lessico della storia dell’arte nel suo formarsi proprio all’interno di quel processo di unificazione linguistica nazionale che è alla base del corpus di riferimento dell’italiano post-unitario che l’Accademia sta costituendo. La rappresentatività del corpus è garantita dagli autori scelti e, all’interno della loro produzione, dai testi presi in considerazione: